Sab. 31 Ottobre – Omaggio a Pier Paolo Pasolini

loc. 31 ottobrePer i 40 anni dalla scomparsa del poeta , scrittore, saggista e regista Pier Paolo Pasolini, sabato 31 ottobre 2015 dalle ore 19 “La Salita del Quadraro – giornale per il diritto all’abitare del VII Municipio” realizzerà la proiezione del docufilm “Un intellettuale in borgata” di Enzo De Camillis. Ricordare al Quadraro Pier Paolo Pasolini ci sembra un atto dovuto vista l’attenzione mostrata da Pier Paolo in diverse opere, soprattutto cinematografiche, e la stima, il riconoscimento e l’affetto che questo quartiere di Roma gli riserva. Sarà un momento di ricordo ma anche un’ occasione di riflessione sulla contemporaneità del pensiero e delle opere che ci ha lasciato in eredità Pasolini. Prima della proiezione si svolgerà una breve intervista all’autore del film Enzo De Camillis realizzata dalla dottoressa Alessandra Fagioli, docente della Scuola d’arte di Cinematografia Gian Maria Volontè. L’intervista sarà filmata dall’associazione greve 61 e verrà pubblicata interamente su “la Salita del Quadraro”.

Durante l’iniziativa sarà possibile acquistare il libro “La verità detta – testimonianze su Pasolini politico” di Enzo De Camillis edito da Artdigiland. L’iniziativa sarà accompagnata da un aperitivo e al suo termine sarà possibile cenare presso la trattoria popolare del centro sociale Spartaco. L’ingresso è gratuito.

Scheda del film

Un intellettuale in borgata Pasolini ebbe a Donna Olimpia uno dei contatti fondamentali con il mondo delle borgate romane vivendo a Monteverde (dal 1954 al 1963) prima in via Fonteiana e poi in via Giacinto Carini dove abitava l’amico e il poeta Attilio Bertolucci.

Monteverde rappresenta, dunque , una tappa fondamentale per l’esperienza culturale ed umana di Pasolini: è qui che ha iniziato a scrivere opere come il romanzo Ragazzi di Vita, i cui primi 2 capioli sono proprio ambientati nelle case popolari di vi Donna Olimpia.

Raccontiamo Pier Paolo Pasolini nei primio difficili anni di arrivo a Roma con la madre e , proprio , la quotidianità e la contiguità con le durissime condizioni di vita di questa borgata romana saranno l’osservatorio sociale attraverso il quale il poeta muoverà i primi passi di quella esperienza umana che descriverà nelle opere di indagine e denuncia sociale della maturità intellettuale ed artistica.

E’ da queste riflessioni che nasce il romanzo dei Ragazzi di Donna Olimpia i Ragazzi di vita che suscitò violentissime polemiche negli ambienti degli intellettuali di sinistra e , in particolare all’interno del PCI.

Erano le accuse di un mondo politico miope in contrapposizione alla lungimiranza culturale di Pasolini, che avranno il loro tragico epilogo proprio nelle pagine di Petrolio con la denuncia di un mondo economico che si stava preparando alla globalizzazione dei nostri giorni.

Raccontiamo la sua ricerca continua sull’onesta culturale delle “borgate” che pasolini vedva in contrasto con le rigidità intellettuali e i preconcetti borghesi che , invece , stigmatizzavano le contraddizioni i quel mondo popolare non ancora emancipato, narrato nelle sue espressioni cinematografiche come Accattone e Mamma Roma o nelle sue dichiarazioni sul potere mediatico della telivisione espresse in un’intervista ad enzo Biagi. Tale lungimiranza culturale si spingerà fino alla lucida denuncia delle trame oscure di quella strategia della tensione di io so … ma non ho le prove pubblicata nel 1974 nelle pagine del Corriere della sera.

Ed è proprio la lettura di io so .. ma non ho leprove da parte dell’attore Leo Gullotta che sarà il filo conduttore della narrazione del docu-film che si articola nelle testimonianze di . Stefano Rodotà, Gianni Borgna, Otello Angeli, Maurizio Ponzi, Silvio Parello, Umberto Mercatante, Antonio Del Guercio, Luciana Capitolo, Citto Maselli, Ugo Gregoretti, Nino Russo, Goffredo Bettini, Vincenzo Vita, Renato Parascandolo, Osvaldo Desideri, Pupi Avati.

Enzo De Camillis nato a roma , consegue la maturità Artistica e frequenta l’Accademia delle belle Arti di Roma. Debutta nel 1977 come aiuto scenografo di dante Ferretti nel film Il Mostro di Luigi Zampa. Oggi ha circa 60 film come scenografo, ha lavorato con registi come: Steno, F. Rosi, G. Giannini, P. Squitieri, G. Tornatore, M. Sole Tognazzi, L. Pompucci, G. Nicotra, N. Parenti, L. Bava, S. Bolchi, M. Costanzo, S. Corbucci, G. Gagliardo , ecc

Gli viene conferito il Premio qualita per la scenografia dal Mibact e dall’Istituto Luce per il film Il coraggio di parlare 1987

E’ stato consigliere della ASC (associazione di categoria, scenografi costumisti e arredatori) fino al 2010 e vice presidente della stessa dal 2006 al 2008.

E’ stato vicepresidente della FIDAC ( federazione italiana delle associazioni di categoria).

E’ presidente delle asociazione poliprofessionale Art.9 e dal 2001 organizza il Premio Nazionale delle Maestranze e dell’Artigianato del Cinema italiano 2La Pellicola d’Oro.

Cura mostre ed eventi come “Ieri, oggi e domani: 100 anni di Cinema Italiano” 1995, per arrivare nel 2005 l’evento “Demi Moore, Gioielleria Rosato” a villa Contarini (PD) e nello stesso anno “Pier Paolo Pasolini a Donna Olimpia 50 anni dopo”. Nel 2006 la “63° Mostra Internazionale del Cinema di Venezia”. Collaborato all’ideazione e allestimento di “Cinecittà si Mostra”, aperta presso gli studi di cinecittà dal 28 Aprile 2011.

Dal 1995 insegna Scenografia Cinematografica presso la SAS Cinema ( Ente di Formazione) in corsi post laurea.

Debutta come regista nel 2007 con “Le mie mani a colori”, con F. Venditti e E. Majeux, riconosciuto dal Mibact come interesse di cultura nazionale e premiato Giffoni Albani. Nel 2009 dirigge il cortometraggio “19 giorni di massima sicurezza” con l’attrice Luisa ranieri, riconosciuto dal Mibact come Interesse di Cultura Nazionale e distribuito da Cinecittà Luce. Riceve 4 premi e viene presentato ai Nastri D’Argento 2011.

Nello stesso anno dirigge ” Uno studente di nome Alessandro” con Valentina Carnelutti e Giuseppe Maggio, (Una storia vera, l’ultima rapina dei NAR del 1982), presentato come evento speciale al Roma Fiction Fest il 27 – 09 -11.

Pluripremiato, riceve il Premio Speciale dell’ANGC-NASTRO D’ARGENTO 2012.

Dal 2005 componente della Giuria del David di Donatello.

Alessandra Fagioli nasce a Roma nell’estate del 1963 da genitori romani, ma la nonna paterna è nativa di Portoferraio, capoluogo dell’isola d’Elba. Il nonno paterno, sposandola, ristruttura una casa di pescatori a picco sul mare nel borgo antico di Marciana Marina, sulla costa nord occidentale dell’isola. Qui la nipote dalla nascita trascorre lunghi periodi e la sua anima vi si stabilisce di stanza.

Dopo aver vissuto anche in altre città come Padova e Torino dal liceo è di nuovo a Roma dove si laurea con Ida Magli in Antropologia culturale presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università “La Sapienza”, con una tesi sul rapporto tra sapere e follia nell’Umanesimo e nel Rinascimento e sul ruolo del Fool nel teatro di William Shakespeare.

Lavora poi per diversi anni presso alcuni Centri Studi come il Censis, il Labos, l’Eurispes, l’Iref e il Formez, scrivendo rapporti di ricerca nell’ambito del welfare e delle politiche sociali in merito alle immigrazioni internazionali, alla psichiatria sul territorio, all’alcolismo e tossicodipendenze, all’associazionismo e volontariato.

Insegna inoltre Antropologia culturale presso la Nuova Università degli Adulti del Collegio Nazareno e Storia e critica del cinema presso la Nuova Università del Cinema e della Televisione.

In seguito consegue un dottorato di ricerca in Cinema, Teatro e Nuovi Media con Lino Micciché presso il Dams dell’Università “Roma Tre”, con una tesi sulle visioni e i simboli della sessualità nell’opera di Pier Paolo Pasolini con particolare riguardo al suo ultimo cinema. Frequenta poi i seminari post-dottorali sulle opere di Shakespeare condotti da Agostino Lombardo.

Nel corso degli anni pubblica articoli e saggi di critica letteraria, teatrale e cinematografica su riviste specializzate, quali «Le reti di Dedalus», «La Scrittura», «Lettera Internazionale», «Philosophema», «Antropologia culturale»,  «Up&Down», «Cinema Sessanta», «Carte di cinema», «Scenario», sulla rivista annuale «Memoria di Shakespeare» e nella collana dei Saggi Marsilio.

Lavora poi per il progetto europeo Montag del Programma Media Plus sulle pratiche di archivio e restauro del patrimonio audiovisivo e cinematografico per conto di Cinecittà Holding, e per il programma sul cinema italiano La venticinquesima ora in collaborazione con la Cineteca Nazionale per conto dell’emittente La7.

In seguito vince l’incarico per insegnare Storia della fotografia e Fotografia e altre tecniche multimediali per sei anni consecutivi nell’ambito dei corsi biennali di abilitazione all’insegnamento nel settore disciplinare di Arte grafica e fotografica presso l’Accademia di Belle Arti di Roma.

Parallelamente sviluppa la sua attività di scrittrice, pubblicando le seguenti opere di narrativa: L’ultimo orizzonte, Stango Editore, 1996, romanzo finalista al Premio «L’inedito» 1996; I popoli dell’attesa, in Centotrentotto mirabili istorie, Stango Editore, 1997, racconto finalista al Premio «Via di Ripetta» 1997; Trame di follia, Edizioni Empirìa, 2005, raccolta di racconti selezionata al Premio «AlberoAndronico» 2009; L’Utopia di Moebius, Firenze Libri, 2007, romanzo vincitore del Premio Nazionale «Histonium» 2008;Rapsodia in abisso, Edizioni Empirìa, 2014, romanzo selezionato al Premio «AlberoAndronico» 2015.

Da diversi anni conduce laboratori di scrittura creativa presso teatri, scuole e librerie, dove coniuga approfondimenti letterari e sperimentazioni narrative, concludendo le attività con saggi teatrali di letture sceniche.

Dalla sua fondazione insegna Storia generale del cinema e Storia del cinema italiano presso la Scuola d’Arte Cinematografica “Gian Maria Volonté”, patrocinata dalla Provincia di Roma e finanziata dal Fondo Sociale Europeo.

Ha insegnato anche Scrittura creativa presso l’Accademia di Belle Arti di Roma e Sceneggiatura presso l’Università Lumsa di Roma, dove attualmente insegna Progettazione e organizzazione dello spettacolo.

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